HENDRIX HOUSE a cura di GIAN MARIO FAZZINI
La mostra presenta una cospicua parte della collezione dei dischi in vinile di Jimi Hendrix, di proprietà dello Studio Bibliografico Filopoli di Campobasso. Per l’occasione sono stati selezionati tre diversi lotti di documenti, all’interno dell’intera collezione costituita da oltre 550 ‘pezzi’.
Nello specifico, abbiamo selezionato :
PICTURE DISK
BOOTLEG
FLEXY 7” POLACCHI
I pictures disk sono ri-edizioni in vinile colorato (sempre a tiratura limitatissima) che riproducono cover di LP di Jimi Hendrix: la loro peculiarità consiste nell’ indiscutibile fascino del disegno impresso sui solchi dei dischi. Vederli girare sul piatto offre un ipnotico senso di compenetrazione con il suono già di per sé ammaliante. Provare per credere!
I bootleg sono edizioni ‘pirata’ (non commercializzate da case discografiche ufficiali) ma prodotte da etichette nate all’interno del variegato mondo dei cultori della musica alternativa e –spesso- all’interno di fans club o singoli amanti del vinile. Le cover di questi long playng sono quasi sempre realizzate con fotocopie, a due colori o in b/n, di rare immagini di Hendrix .
Ovviamente, stante le limitate disponibilità economiche dei produttori, la resa del solco è quasi sempre di modesta qualità audio.
Resta insuperato, però, il fascino del loro trasgressivo, ineludibile senso di irregolarità ...
La raccolta dei nostri flexy polacchi, infine, rappresenta una rarità discografica che probabilmente non ha pari in nessuna collezione conosciuta: sono, queste, stampe clandestine prodotte (tra gli anni ‘70 e ’80) in Polonia per permettere l’ascolto della musica di Hendrix (allora ‘vietata’ come gran parte della musica rock occidentale): stampando il vivile su cartoncini simili a cartoline, si riusciva infatti a superare il rigido muro della censura di regime e permettere così l’ascolto di Stone free e Purple haze e così via a tutti i giovani che non avrebbero altrimenti avuto mai modo di sentire Hendrix & C. !!
Il fascino di questi – diciamo - 45 giri, non ha eguali al mondo: in essi insiste ancora l’eco, l’adrenalina e l’odore degli scantinati e dei garages dove, probabilmente al buio, i giovani di Varsavia, silenziosamente, ascoltavano – clandestini - il rock acido del sintetizzatore di Jimi …
Contro ogni potere.
Buona visione!
Gian Mario Fazzini
La mostra presenta una cospicua parte della collezione dei dischi in vinile di Jimi Hendrix, di proprietà dello Studio Bibliografico Filopoli di Campobasso. Per l’occasione sono stati selezionati tre diversi lotti di documenti, all’interno dell’intera collezione costituita da oltre 550 ‘pezzi’.
Nello specifico, abbiamo selezionato :
PICTURE DISK
BOOTLEG
FLEXY 7” POLACCHI
I pictures disk sono ri-edizioni in vinile colorato (sempre a tiratura limitatissima) che riproducono cover di LP di Jimi Hendrix: la loro peculiarità consiste nell’ indiscutibile fascino del disegno impresso sui solchi dei dischi. Vederli girare sul piatto offre un ipnotico senso di compenetrazione con il suono già di per sé ammaliante. Provare per credere!
I bootleg sono edizioni ‘pirata’ (non commercializzate da case discografiche ufficiali) ma prodotte da etichette nate all’interno del variegato mondo dei cultori della musica alternativa e –spesso- all’interno di fans club o singoli amanti del vinile. Le cover di questi long playng sono quasi sempre realizzate con fotocopie, a due colori o in b/n, di rare immagini di Hendrix .
Ovviamente, stante le limitate disponibilità economiche dei produttori, la resa del solco è quasi sempre di modesta qualità audio.
Resta insuperato, però, il fascino del loro trasgressivo, ineludibile senso di irregolarità ...
La raccolta dei nostri flexy polacchi, infine, rappresenta una rarità discografica che probabilmente non ha pari in nessuna collezione conosciuta: sono, queste, stampe clandestine prodotte (tra gli anni ‘70 e ’80) in Polonia per permettere l’ascolto della musica di Hendrix (allora ‘vietata’ come gran parte della musica rock occidentale): stampando il vivile su cartoncini simili a cartoline, si riusciva infatti a superare il rigido muro della censura di regime e permettere così l’ascolto di Stone free e Purple haze e così via a tutti i giovani che non avrebbero altrimenti avuto mai modo di sentire Hendrix & C. !!
Il fascino di questi – diciamo - 45 giri, non ha eguali al mondo: in essi insiste ancora l’eco, l’adrenalina e l’odore degli scantinati e dei garages dove, probabilmente al buio, i giovani di Varsavia, silenziosamente, ascoltavano – clandestini - il rock acido del sintetizzatore di Jimi …
Contro ogni potere.
Buona visione!
Gian Mario Fazzini